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"Oggi Genova è un simbolo per l'Italia"

“Oggi Genova sta vivendo una trasformazione che combatte il male del nostro tempo, che è il male dell’Italia, che è il male dell’Europa, che è il male di tutto l’occidente di tutto il mondo, che è la frammentazione la disgregazione di un epoca, quella alle nostre spalle, in cui abbiamo pensato che ciascuno potesse semplicemente andare per i fatti suoi.” “Noi abbiamo alle spalle una stagione dell’incuria. Ci siamo disabituati a prendere cura, di noi, di quello che sta intorno, della comunità e del nostro futuro. E da questo punto di vista quello che sta succedendo a Genova è un po il simbolo dell’Italia perché qui si sono concentrando in maniera drammatica una serie di questioni che tutto il paese ha... e le parole nuove sono la parola resilienza, la radice etimologica è quella del rimbalzo e il rimbalzo ha che fare con il ballare e tripudiare, ha che fare con la capacità di fronte ad un problema, ad una difficoltà, ad un trauma, di trovare energie spirituali, energie psichiche individuali o collettive per trasformare quel problema in una risorsa, di ricomposizione , di unità di intenti e di una direzione comune. Questo processo che è accelerato da quello che sta capitando alla città e la questione più generale che dal 2008 tutte le società stanno affrontando Siamo vissuti in un fase storico in cui tutto si espandeva e tutto si slegava e siamo entrati in una stagione in cui invece il tema è come ci rimettiamo insieme, se siamo capaci di farlo, per che cosa e in vista di quale obiettivo...cito sempre questa formula di Michael Porter che da qualche anno sta lavora sul tema dello “shared value”. Michel Porter dice da qualche anno che “ Per ricostruire il nostro futuro per superare questa frammentazione che produce l’incuria e genera tutta una serie di problemi sociali che abbiamo dobbiamo tornare a imparare a metterci insieme, che significa avere la capacità di individuare delle priorità e ciascuno portando il suo contributo, andare insieme per raggiungere quelle priorità che riconosciamo di tutti. “

“Chiudo con un'ultima immagine visto che prima si è parlato della parola simbolo. Simbolo è l’opposto di diavolo. Diaballo e simballo sono le matrici di queste due parole. Il diaballo, che poi nella bibbia diventa diavolo, è colui che divide. Il simbolo deriva da simballo e invece ciò che tiene insieme le diversità e le ricompone. Oggi per superare questa iper frammentazione, questa inconsistenza dentro cui rischiamo di finire abbiamo sempre più bisogno di simboli e da questo punto di vista sappiate che voi genovesi siete un simbolo per l’Italia”

Mauro Magatti docente di sociologia generale Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano



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