top of page
Cerca

La questione delle concessioni autostradali e della loro revoca.

La questione delle concessioni autostradali e della loro revoca continua a essere argomento di dibattito. Sempre più spesso sento affermare da più parti che, poiché non si arriverà più alla revoca delle concessioni, almeno si metta nel risarcimento questa opera o quest’altra.

Mi duole prendere atto di un detto che purtroppo è rappresentativo di certi comportamenti tipici del nostro Paese: “passata la festa gabbato lo Santo”.

Questo significa che molto probabilmente, invece di ammettere che certe dichiarazioni fatte nei giorni della tragedia provenivano da politici che hanno fatto dello sciacallaggio, si arriverà a un nulla di fatto cercando squallidamente di ottenere il maggior numero di marchette elettorali, comportamento che andrebbe censurato e punito invece di essere cavalcato.

Quanto sarebbe più utile e apprezzato, invece, un mea culpa!

Ancora prima di qualsiasi sentenza, ad Atlantia per me si può sicuramente imputare di non aver provveduto nei decenni della sua concessione alla normale manutenzione e di essere stata completamente carente nell’adeguamento delle infrastrutture autostradali rimaste ferme agli anni Ottanta, quindi già inadeguate ai nostri giorni, con in più i problemi dei quaranta anni di utilizzo.

La prima cosa che deve fare Atlantia è la manutenzione per rendere la rete autostradale efficiente e adatta ai nostri giorni e, solo dopo, si potrà parlare di altre opere. Perché altrimenti il rischio è che, per perseguire il proprio interesse personale, magari anche giusto e meritato, si perda il bene comune cioè una rete infrastrutturale utile a tutto il nostro Paese.

Tutto questo sempre se vogliamo veramente iniziare a essere una nazione e non continuare a essere l’insieme di tanti piccoli contadi.



7 visualizzazioni0 commenti
bottom of page