Ancora tanto deve essere fatto a partire da un maggiore rispetto nei confronti delle donne che deve coincidere con una crescita culturale del Paese. Una battaglia fondamentale, ad esempio, è quella che va portata avanti per l’eliminazione delle differenze nel mondo del lavoro. Ci sono enormi divari di genere che vanno colmati per permettere alle donne di non dover scegliere, ad esempio, tra carriera e famiglia. E in tal senso sono convinto che la risposta non sia da cercare in obblighi di Legge, ma nella politica che deve creare misure di sostegno per garantire le stesse possibilità. Senza distinzioni. Oggi il mio plauso va a tutte quelle associazioni che, anche affidandosi a tanto volontariato, cercano di dare supporto alle donne maltrattate e spaventate che chiedono loro aiuto – sottolinea il consigliere regionale – . A livello concreto invito la politica a fare una seria riflessione su una questione che ormai da tempo non può più essere rimandata.
In una società democratica ed evoluta tutti devono avere le stesse possibilità e gli stessi diritti. Nulla, e ripeto nulla, può giustificare trattamenti discriminatori o ancora peggio violenti. Non è più solo una questione di difendere i diritti dei più deboli, che è difendere i diritti di tutti, ma è accettare la realtà che siamo tutti uguali.
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